Linfodrenaggio manuale metodo Dr. Vodder

Cos’è

Il linfodrenaggio manuale è una pratica clinica annoverata tra le tecniche di massaggio, ma se ne distingue nettamente per la specifica manualità che, correttamente esercitata, esplica il suo effetto a livello dei tessuti superficiali (cute e sottocute) e non sulla fascia muscolare.

Gode di un riconoscimento ufficiale da parte delle più importanti Società Scientifiche di Flebolinfologia ed è indicato come terapia d’elezione (Golden Standard) nell’approccio fisioterapico di alcune patologie specifiche del sistema linfatico.

Come agisce

L’azione del linfodrenaggio manuale Vodder stimola:

  • L’aumento della linfoangiomotricità (drenaggio dell’interstizio favorendo lo spostamento di liquidi, proteine e cellule immunitarie )
  • L’eliminazione di cataboliti e scorie varie a beneficio della circolazione tissutale.

Indicazioni terapeutiche

Il linfodrenaggio manuale Vodder rappresenta la terapia d’elezione nell’approccio fisioterapico di Linfedemi primari e secondari, ma notevoli sono le indicazioni in cui può essere inserito come terapia associata/complementare a quella fisioterapica e/o farmacologica al fine di favorire una più rapida risoluzione della patologia o ridurne i sintomi correlati, in particolare in caso di:

  • Insufficienze venose (ulcere venose), vasculiti, claudicatio, flebostasi costituzionali, disturbi circolatori a carico del microcircolo, interventi di chirurgia vascolare (stripping, safenectomie)
  • Traumi articolari e muscolari, distorsioni, lesioni tendinee, legamentose, esiti di fratture, interventi di endoprotesi, sindrome algodistrofica di Sudek, colpi di frusta, artrosi, discopatie, lombosciatalgie, cervicalgie, sindrome da conflitto scapolo-omerale
  • Patologie reumatologiche, poliartriti, artrite reumatoide, morbo di Bechterew
  • Infiammazioni croniche delle vie respiratorie: sinusite, raffreddore cronico, bronchite cronica e asmatica, otite e tonsilliti ricorrenti
  • Acufeni, Labirintiti, Sindrome di Menière
  • Patologie a carico del tessuto connettivo (sclerodermia, LES – lupus erythematosus) e del pannicolo adiposo (Lipedemi, lipoedemi localizzati, edema ciclico idiopatico, PEFS, cellulite)
  • Patologie del Sistema Nervoso centrale e periferico, commozione cerebrale, emicrania e cefalea, nevralgia del trigemino, paresi facciale, apoplessia, sclerosi multipla
  • Distonie neurovegetative (Stipsi, stress, sindrome premestruale)
  • Esiti cicatriziali post intervento di chirurgia plastica o estetica, dermatiti eczemi, acne rosacea e vulgaris

Controindicazioni assolute

L’utilizzo della tecnica linfodrenante ha alcune controindicazioni in quanto potrebbe peggiorare o complicare alcune patologia in atto:

  • Tumori maligni non trattati
  • Infiammazioni acute
  • Infezioni generali o locali (caratterizzate da uno stato febbrile)
  • Manifestazioni allergiche
  • Trombosi venosa profonda, tromboflebiti
  • Edemi degli arti causato da un’insufficienza cardiaca

Controindicazioni relative

Esistono inoltre alcune controindicazioni relative in cui il metodo può essere utilizzato prestando però particolare attenzione ad alcune precauzioni che riguardano modalità di esecuzione, durate e frequenza del trattamento:

  • Tumori maligni trattati
  • Infiammazioni croniche
  • Ipotensione
  • Disturbi funzionali della ghiandola Tiroide (Ipo-ipertiroidismo)
  • Distonie neurovegetative
  • Asma
  • Precancerosi della pelle
  • Gravidanza

Ft. Andrea Minardi

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